La diagnosi energetica serve ad individuare tutti gli interventi necessari alla riduzione dei consumi dell’immobile e può essere applicata a tutte le tipologie di edificio, siano esse abitazioni singole o condomini. È proprio attraverso quest’analisi che si potrà decretare l’accesso o il diniego del Superbonus 110%.
L’analisi dei consumi di un determinato immobile prende il nome di audit energetico o diagnosi energetica. Essa serve a valutare, con precisione, la qualità e la quantità di energia utilizzata all’interno di un edificio, sia essa per il riscaldamento, raffrescamento o utilizzo di elettrodomestici. L’audit energetico è la prima fase necessaria alla riqualificazione o ristrutturazione energetica, infatti, senza di essa non sarebbe possibile proporre delle soluzioni efficaci per il miglioramento. In linea generale, quando si intraprende una diagnosi energetica, andrebbero valutati molteplici aspetti quali la situazione generale della struttura, dei muri e delle finiture, il livello di manutenzione degli impianti, la documentazione amministrativa e così via dicendo. Tale indagine approfondita prende il nome di Due diligence immobiliare.
Gli obiettivi della diagnosi energetica, secondo quanto definito dalla normativa italiana vigente, sono i seguenti:
La prima cosa da fare per effettuare una diagnosi energetica è quella di iniziare un’analisi preliminare dei dati relativi all’edificio. Nello specifico, il soggetto designato dovrà verificare le modalità di utilizzo dell’edificio (temperatura e ricambi d’aria), la fonte energetica utilizzata per il riscaldamento e gli elaborati grafici relativi all’immobile. Inoltre, sarà necessario analizzare le bollette, questo per verificare le informazioni relative ai consumi ed intraprendere le azioni correttive necessarie. Quando si tratta di edifici storici è altresì richiesta l’analisi della localizzazione e quella storica dell’edificio, ricercando quante più informazioni possibili. Questa tipologia di immobili, infatti, spesso ha epoche diverse di costruzione ed un’analisi storica diventa fondamentale per risalire alle tecniche costruttive ed i materiali.
Sempre soffermandoci su edifici storici, è importante verificare ed analizzare i vincoli storici ed il loro significato culturale.
Al termine di un audit energetico, sia esso su immobile storico o meno, è necessario comparare le diverse proposte di interventi migliorativi, in modo da poter valutare la via corretta, tenendo conto del rapporto costo/beneficio. Ad occuparsi di questa fase sono soggetti con differenze competenze, ma il MiSE ha specificato che vengono considerate valide solo le diagnosi realizzate da E.S.Co, EGE e Auditor energetici certificati. Se dall’analisi risulterà che i requisiti sono validi, il soggetto potrà continuare con la procedura di presentazione della domanda di accesso al Superbonus 110%. Altrimenti, la pratica volta al maxi-bonus si considererà chiusa. Il professionista però, a quel punto potrà valutare invece se il beneficiario può usufruire degli incentivi nella forma tradizionale. Ovvero, l’Ecobonus e il Sismabonus, entrambi con possibilità di detrarre le spese in percentuali dal 50% fino all’85%.
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